mercoledì 5 agosto 2009

Siamo donne (parte II)

Sono una delle sostenitrici del fatto che gli uomini sono stati inventati per semplificarci ed alleggerirci la vita. Non nel senso di farci portare le borse della spesa o aprire i barattoli, ma proprio nel senso di mitigare le tensioni. Ora, non per dire, ma vi immaginate un mondo interamente popolato da donne? Siamo meravigliose, ma prese a piccole dosi. Per questo, gruppi numerosi di ragazze che escono insieme sono rari. Per adesso il massimo che ho raggiunto è stato cinque, a tratti sei.
Il problema più grande delle donne non solo gli uomini, ma le donne stesse. Non mi stancherò mai di dire che se solo ci fosse più solidarietà femminile potremmo conquistare il mondo. Una sera durante una cena fra amiche ci siamo messe a guardare un programma in televisione. Non ricordo esattamente quale, non è questo l’importante. Quello che mi ha colpito veramente quella sera è stato il commento della ragazza seduta accanto a me che quando ha visto uscire la presentatrice (bellissima e ben vestita) ha esordito con un: "chissà quella chi si è portata a letto per arrivare fin lì". Sono rimasta di sasso. Se non l’avessi conosciuta personalmente avrei pensato che fosse un uomo travestito. Come possiamo pretendere che ci prendano sul serio se noi stesse la pensiamo così? Terribile. Come quando in una stanza entra una bella ragazza e le altre, fidanzate e non, la squadrano con uno sguardo di ghiaccio alla "ma chi si crede di essere?".
Per questo ci servono gli uomini. Senza pretesa di conoscerli uno per uno, permettetemi di generalizzare. Gli uomini sono più semplici, il che non vuol dire più stupidi, semplicemente sono più diretti. Non sapete quanto l’apprezzo. Niente strategie, niente frecciate alle spalle, niente mezzi sorrisi. Sa hanno qualcosa da dire se lo dicono in faccia ed è più facile che ci scappi una scazzottata piuttosto che un pettegolezzo al telefono o, meglio, sulla chat di facebook.
Questo l’ho imparato soprattutto dai miei amici maschi. Mi piace parlare con loro. Scopro sempre un sacco di cose interessanti. Tipo che, a sorpresa, alla bellona impomatata preferiscono una ragazza col cerchietto in jeans e maglietta e che, questa non è una novità, la maggior parte di loro non si accorge dei singoli particolari. Quello che li colpisce è l’insieme. A volte il mio ragazzo mi trova “più carina del solito”, ma non riesce a capire perché. Non serve a niente il gioco del "noti qualcosa di diverso?". Nel 98% dei casi non saprà rispondere. E partirà la serie di opzioni a raffica, calibrate di ragazza in ragazza. Così alla fissata con la parrucchiera: "ti sei fatta la piega?"; alla fashion victim: "è il dolcevita nuovo?": ma anche "hai cambiato trucco? Ti sei fatta la french manicure?", fino ad azzardare un: "il nuovo corso di pilates ti fa benissimo". No, lui non lo sa. E nemmeno vuole saperlo. Sa solo che gli piacete e per lui è più che sufficiente.
Insomma, non possiamo fare a meno degli uomini. Perché ci fanno ridere, piangere, amare. E danno quel tocco in più alla vita.Più che la classica ciliegina sulla torta direi che sono più come una bella coperta calda. A volte non riesci proprio a resistere e devi ripiegarla in fondo al letto, ma appena ti addormenti e il corpo perde calore vai a tentoni, al buio, a ricercarla.

1 commento: