giovedì 1 luglio 2010
mercoledì 2 giugno 2010
sabato 8 maggio 2010
Vacanza notturna
Stanotte sono stata in vacanza. Allora, premetto che potrà sembrare assurdo, ma è davvero quello che è successo.
Dato che mi sono svegliata non molto prima di scrivere questo post i miei ricordi sono ancora abbastanza chiari.
Sono partita dall’aeroporto con dei miei amici e il mio ragazzo verso una destinazione che non sono riuscita a capire. Alla fine è stato una specie di campeggio in mezzo al niente. Abbiamo fatto falò, ci siamo arrampicati sugli alberi (si, la sottoscritta si è arrampicata!) e abbiamo passato quattro o cinque giorni tutti insieme a divertirci come matti. Per quel che mi ricordo c’era anche una casa, dove spesso abbiamo parlato e ascoltato musica. Dico “spesso” perché stamani ho avuto la sensazione di avere davvero trascorso almeno qualche giorno in quel posto. Nel senso che mi ricordo di essermi addormentata, poi svegliata la mattina dopo e poi, la sera addormentata ancora. Avevo la chiara sensazione dello scorrere del tempo.
Dopo quest’immersione nella natura (che in realtà non è che mi si addica molto) abbiamo preso un altro aereo, questa volta per Palma di Mallorca.
Mi sono fatta anche delle nuove amiche, tra cui una certa Marika. Ho rivisto i locali dove sono andata, davvero stavolta, due anni fa e ne ho inventati di nuovi. Se esistesse un posto come quello che ho immaginato sicuramente mi ci trasferirei. Era meraviglioso.
Come quando ero piccola, le ultime ore ero tristissima. Quando ormai l’alba si stava avvicinando, mi sono stretta a un'amica e abbiamo cantato una canzone di Ramazzotti. Poi, tutti insieme, siamo tornati a casa.
Questo è quanto.
Ora, c’è da dire che sono una persona che sogna molto e solitamente la mattina riesco a ricordare tante delle cose che ho sognato. C’è da dire che ho sempre creduto nel potere della mente umana, nel fatto che usiamo il 5% del nostro cervello e bla bla bla, le solite storie. Ma una cosa del genere non mi era mai successa! Stanotte ho avuto davvero la sensazione di aver fatto una vacanza che si rispetti. Mi sono divertita con le amiche, ho fatto sesso col mio ragazzo e mi sono bevuta più di un mojito.
E mi sono svegliata sorridendo. Felice. Rilassata.
A un paio d’ore di distanza l’effetto sta svanendo e non so cosa darei perché capitasse almeno un’altra volta. Ma ne dubito.
In compenso ho avuto la conferma che il mio cervello si fa sempre più i cazzi suoi e che ormai, per lui, sono superflua.
Dato che mi sono svegliata non molto prima di scrivere questo post i miei ricordi sono ancora abbastanza chiari.
Sono partita dall’aeroporto con dei miei amici e il mio ragazzo verso una destinazione che non sono riuscita a capire. Alla fine è stato una specie di campeggio in mezzo al niente. Abbiamo fatto falò, ci siamo arrampicati sugli alberi (si, la sottoscritta si è arrampicata!) e abbiamo passato quattro o cinque giorni tutti insieme a divertirci come matti. Per quel che mi ricordo c’era anche una casa, dove spesso abbiamo parlato e ascoltato musica. Dico “spesso” perché stamani ho avuto la sensazione di avere davvero trascorso almeno qualche giorno in quel posto. Nel senso che mi ricordo di essermi addormentata, poi svegliata la mattina dopo e poi, la sera addormentata ancora. Avevo la chiara sensazione dello scorrere del tempo.
Dopo quest’immersione nella natura (che in realtà non è che mi si addica molto) abbiamo preso un altro aereo, questa volta per Palma di Mallorca.
Mi sono fatta anche delle nuove amiche, tra cui una certa Marika. Ho rivisto i locali dove sono andata, davvero stavolta, due anni fa e ne ho inventati di nuovi. Se esistesse un posto come quello che ho immaginato sicuramente mi ci trasferirei. Era meraviglioso.
Come quando ero piccola, le ultime ore ero tristissima. Quando ormai l’alba si stava avvicinando, mi sono stretta a un'amica e abbiamo cantato una canzone di Ramazzotti. Poi, tutti insieme, siamo tornati a casa.
Questo è quanto.
Ora, c’è da dire che sono una persona che sogna molto e solitamente la mattina riesco a ricordare tante delle cose che ho sognato. C’è da dire che ho sempre creduto nel potere della mente umana, nel fatto che usiamo il 5% del nostro cervello e bla bla bla, le solite storie. Ma una cosa del genere non mi era mai successa! Stanotte ho avuto davvero la sensazione di aver fatto una vacanza che si rispetti. Mi sono divertita con le amiche, ho fatto sesso col mio ragazzo e mi sono bevuta più di un mojito.
E mi sono svegliata sorridendo. Felice. Rilassata.
A un paio d’ore di distanza l’effetto sta svanendo e non so cosa darei perché capitasse almeno un’altra volta. Ma ne dubito.
In compenso ho avuto la conferma che il mio cervello si fa sempre più i cazzi suoi e che ormai, per lui, sono superflua.
domenica 25 aprile 2010
Meno due
E così alla fine mancano due giorni alla laurea...Chi l'avrebbe mai detto. Come al solito dead line spaventosamente vicina all'evento (e che evento!) e una presentazione che tutti mi dicono dovrei avere già pronta, ma in realtà non è così. Niente di nuovo. Aspettando martedì, in bocca al lupo a me!
sabato 24 aprile 2010
Se fosse per sempre
Se l'amor si paga dopo noi senza inferno non resteremo.
Se l'amor mi costa questo non voglio sconto, voglio pagare...
(B.A.)
lunedì 5 aprile 2010
mercoledì 17 marzo 2010
lunedì 22 febbraio 2010
Intuizioni
Sono convinta che quando si ha un'intuizione si debba correre il rischio e seguirla. Nonostante la logica e quella vocina in fondo alla testa continuino a urlare "no!". Scrivere questo nuovo romanzo è come infilarsi nella tana del Bianconiglio.
mercoledì 17 febbraio 2010
Lucciole
“I’d like to make myself belive
That planet Earth turns slowly
It’s hard to say that I’d rather stay
Awake when I’m asleep
‘Cause everything is never as it seems”
(Fireflies-Owl City)
Questa settimana è iniziata proprio bene. Giovedì scorso ho dato il mio ultimo esame della triennale. È stata una sensazione incredibile. Mi sento 10 kg più leggera, anche se il sorriso sulla pancia è rimasto. In più tutti hanno tirato un sospiro di sollievo (ero intrattabile, non mi si stava accanto!). Mi sento un’altra persona. Lo so, è solo un esame, ancora mi devo laureare- il che comporterebbe almeno scrivere la tesi- ma è stato come sollevarmi da terra. Mi si è snodato il groviglio allo stomaco che avevo nell’ultimo mese.
Adesso tutto quello che voglio fare è scrivere. Non ho avuto molto tempo per farlo. Allora riparto dalle note di Fireflies by Owl City. Me ne sono innamorata la prima volta che l’ho sentita. È di una dolcezza assoluta. Ho usato il “riconoscimento musica” del cellulare perché la passavano alla radio e non conoscevo il titolo. A volte mi sento davvero tecnologica…“Fireflies” sono le lucciole. Quando ero piccola rimanevo incantata a vederle scintillare nel buio del mio giardino. Mi accovacciavo e le guardavo, ipnotizzata. Non so perché, ma mi hanno sempre fatta sentire a casa. Una volta, eravamo in campagna da un mio amico e ci siamo messi a inseguirle, intrappolandole in barattoli di vetro, come quelli della passata di pomodoro. Era come avere la nostra luce personale fra le mani. Ci perdevamo fra le spighe di grano, nella notte. Inseguendo puntini luminosi. E la sensazione di essere immersi nell’oscurità a caccia di scintille è sempre viva dentro di me. Se chiudo gli occhi posso vedermi. Era bello. È così che mi sento anche adesso. A caccia di lucciole. Alla ricerca di un’alba. È uno di quei rari momenti in cui sono convinta che tutto andrà bene e che ognuno di noi troverà la sua strada, prima o poi. Voglio tenermi stretta questa sensazione, almeno per adesso. Probabilmente è solo l’effetto della canzone, scrivo come in trance. Potessi rimarrei per sempre in questo stato di semi-incoscienza, ma adesso che me ne sono accorta sento che sta svanendo. Allora vi lascio, nella mente l’immagine di una notte di tanti anni fa, con l’odore dell’erba umida e un cielo incastonato di stelle.
That planet Earth turns slowly
It’s hard to say that I’d rather stay
Awake when I’m asleep
‘Cause everything is never as it seems”
(Fireflies-Owl City)
Questa settimana è iniziata proprio bene. Giovedì scorso ho dato il mio ultimo esame della triennale. È stata una sensazione incredibile. Mi sento 10 kg più leggera, anche se il sorriso sulla pancia è rimasto. In più tutti hanno tirato un sospiro di sollievo (ero intrattabile, non mi si stava accanto!). Mi sento un’altra persona. Lo so, è solo un esame, ancora mi devo laureare- il che comporterebbe almeno scrivere la tesi- ma è stato come sollevarmi da terra. Mi si è snodato il groviglio allo stomaco che avevo nell’ultimo mese.
Adesso tutto quello che voglio fare è scrivere. Non ho avuto molto tempo per farlo. Allora riparto dalle note di Fireflies by Owl City. Me ne sono innamorata la prima volta che l’ho sentita. È di una dolcezza assoluta. Ho usato il “riconoscimento musica” del cellulare perché la passavano alla radio e non conoscevo il titolo. A volte mi sento davvero tecnologica…“Fireflies” sono le lucciole. Quando ero piccola rimanevo incantata a vederle scintillare nel buio del mio giardino. Mi accovacciavo e le guardavo, ipnotizzata. Non so perché, ma mi hanno sempre fatta sentire a casa. Una volta, eravamo in campagna da un mio amico e ci siamo messi a inseguirle, intrappolandole in barattoli di vetro, come quelli della passata di pomodoro. Era come avere la nostra luce personale fra le mani. Ci perdevamo fra le spighe di grano, nella notte. Inseguendo puntini luminosi. E la sensazione di essere immersi nell’oscurità a caccia di scintille è sempre viva dentro di me. Se chiudo gli occhi posso vedermi. Era bello. È così che mi sento anche adesso. A caccia di lucciole. Alla ricerca di un’alba. È uno di quei rari momenti in cui sono convinta che tutto andrà bene e che ognuno di noi troverà la sua strada, prima o poi. Voglio tenermi stretta questa sensazione, almeno per adesso. Probabilmente è solo l’effetto della canzone, scrivo come in trance. Potessi rimarrei per sempre in questo stato di semi-incoscienza, ma adesso che me ne sono accorta sento che sta svanendo. Allora vi lascio, nella mente l’immagine di una notte di tanti anni fa, con l’odore dell’erba umida e un cielo incastonato di stelle.
venerdì 12 febbraio 2010
lunedì 25 gennaio 2010
Azioni anti-laurea
Ormai tutti sapete che sto disperatamente lottando contro la laurea a aprile. Mi sa che vincerà lei XD. Invece di andare nel panico (in realtà sto facendo anche quello) trovo ogni scusa possibile per alzarmi dalla scrivania. Dieci minuti fa, ad esempio, mi è venuta il mente la sigla di "Lady Oscar". Si esatto, il cartone animato che guardavo quando avevo nove anni. Visto che in genere non riesco a ricordare quello che ho mangiato il giorno prima, per me è quasi incomprensibile come invece riesca ricordare perfettamente TUTTE e dico tutte le sigle della D'avena. Non so se è perché l'altra sera l'ho vista a Matricole e Meteore, ma non ho potuto fare a meno di inziare a cantare. Anche la gatta mi guarda perplessa. Insomma, arrivata al clou, al ritornello, non lo ricordavo.
"Poi c'è il rombo del tuono, che tremendo frastuono, ma in un attimo selenzio c'è...Lady Oscar...". Poi niente.
"Lady Oscar, Lady Oscar...?".
Vuoto.
Risultato? Sto sentendo la sigla su YouTube e mi sembrava opportuno scrivere un post per farvi partecipi del mio degrado. Incredibile in quanti modi il mio cervello cerchi di fare valigie e togliersi dai coglioni.
martedì 12 gennaio 2010
domenica 10 gennaio 2010
lunedì 4 gennaio 2010
La vincitrice del primo mini-concorso "Pink posting" è Laura Grasselli, con la poesia "Violenza"
Guardo instancabilmente i tuoi occhi,
mi narrano di una storia infima
di giochi proibitidi sere passate a sperare nella speranza.
Vedere dal tuo sguardo
il succo doloroso del tuo cuore,
in lacrime amareche non sanno di felicità
né alludono a dolcezza..
Lacrime dignitose!
Ostruiscono le vene
rallentano il sangue
dimenandoti l'anima per qualcosa
che per te non aveva valore e non vendesti..
La tua vita rallentò..
sofferente il respiro
agonizzante ogni volta che il tuo sguardo non ti riconosceva.
(Laura Grasselli)
Guardo instancabilmente i tuoi occhi,
mi narrano di una storia infima
di giochi proibitidi sere passate a sperare nella speranza.
Vedere dal tuo sguardo
il succo doloroso del tuo cuore,
in lacrime amareche non sanno di felicità
né alludono a dolcezza..
Lacrime dignitose!
Ostruiscono le vene
rallentano il sangue
dimenandoti l'anima per qualcosa
che per te non aveva valore e non vendesti..
La tua vita rallentò..
sofferente il respiro
agonizzante ogni volta che il tuo sguardo non ti riconosceva.
(Laura Grasselli)
Grazie a tutti quelli cha hanno partecipato. Ognuno di voi mi ha lasciato qualcosa. E' sempre bello condividere parole con chi ama la scrittura.
sabato 2 gennaio 2010
Chi vincerà?
Il concorso "Pink posting" è terminato. A breve i risultati e il nome del vincitore della chiavetta usb griffata Lei scrive!
venerdì 1 gennaio 2010
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